Titolo: INVAXÖN (ALIENI NELLO SPAZIO)

Progetto: SERIE TV
Puntate: 12
Durata: 25 min
Formato: HDV 1080 – Widescreen 16:9 a colori
Audio: Stereo
Produzione: DIGICAST e LIGURIA FILM COMPANY
Release: Aprile 2007

Dopo il grande successo cinematografico ligure e televisivo di “Invaxön - Alieni in Liguria”, il primo film interamente italiano di fantascienza, l’emittente televisiva satellitare Jimmy in associazione con la Liguria Film Company ha prodotto la serie televisiva omonima. Dodici puntate nelle quali si narra il proseguimento dell’incontro tra umani ed extraterrestri raccontato nel film originale.

Gli alieni Dargos, che avevano invaso il pianeta Terra ed erano stati sconfitti da un manipolo di astronauti liguri, vengono riportati sul loro pianeta Titania a bordo di una delle loro gigantesche astronavi: il Titan. Sono di fatto prigionieri, accompagnati da 18 astronauti liguri divisi in tre squadre: astronauti veri (gli originali del film, incluso il vero astronauta Franco Malerba, primo italiano a volare nello spazio), personale viaggiante (giornalisti, medici, scienziati) e tecnici (comunicazioni, sicurezza, autorità e persino un prete!)
Durante la navigazione, che dura 11 mesi, capita ogni sorta di imprevisto: i Dargos si ammutinano più volte, altre specie aliene intervengono in loro soccorso, tempeste spazio-temporali minacciano di inghiottire ogni cosa e poi ancora amori, misteri, ipnosi, allucinazioni, rapimenti, ricatti, personalità svelate ed un finale inaspettato, una volta giunti su Titania, che cambia radicalmente la visione di tutta la vicenda.

Il tutto condito da una marcata vena ironica e comica, dovuta anche a personaggi improbabili come lo psicologo di bordo e il prete, che concludono ogni puntata rispettivamente con una seduta d’analisi e uno strampalato sermone. A bordo anche una bambina mezzosangue, figlia di un Dargos e di una terrestre, capace di comunicare con la mente, e un sagace computer di bordo con una suadente voce femminile, emulo del grande Hal 9000.
La situazione psicologica è simile a quella di un grande reality: per mesi e mesi astronauti ed alieni sono costretti a convivere in spazi stretti ed angusti, cercando di mantenere la proverbiale calma che sia gli astronauti veri sia i personaggi delle serie TV di fantascienza cercano di non perdere mai… anche nelle più incredibili ed inaspettate avversità.

I numeri: 30 giorni di riprese, 6 mesi di post produzione, 7 minuti di effetti speciali a puntata, 20 attori fissi nel cast, 33 attori ospiti (guest), 21 alieni Dargos (tutti liguri alti più di 2 metri, tra cui il “re”, alto ben 2,17!),  1 ora e 19 minuti di effetti speciali in 649 sequenze, 2 ore e 21 minuti di musiche e 4 ospiti d’onore: il comico Dario Vergassola (nei panni del Presidente della Regione Liguria, puntata 1), il rapper romano Piotta (nei panni di un comandante Romulano, puntata 6), il gruppo musicale Elio e le Storie Tese (nei panni dei Cavalieri Jedi, puntata 8) ed infine la Legione 501 (i collaboratori ufficiali della Lucasfilm per la promozione in Italia dei film di “Guerre Stellari”) con i fedeli costumi dei personaggi della celebre saga (puntata 7). Ogni puntata reca il titolo di un famoso film di fantascienza (Alien, Independence Day, Mars Attacks!, Armageddon…) a cui si riferisce la trama della puntata stessa.

Realizzato al 90% in interni, il telefilm è stato girato in HDV (alta definizione) presso lo “Studio 29” di Avegno, montato e sonorizzato presso il “Buio Pesto Studio” di Bogliasco (entrambi in provincia di Genova).

La grande sfida è stata la costruzione degli interni dell’astronave Titan 1. Le scenografie sono state allestite all’interno di unico ambiente ed essendo modulari sono state cambiate più volte per cambiare stanza: la plancia di comando, la sala riunioni (con grande vetrata sullo spazio aperto, una vista imperdibile…!),
la chiesa, il teatro, la prigione, la sala medica (con tanto di strumenti chirurgici alieni), ed infine 13 alloggi personalizzati per ogni astronauta residente. La difficoltà è stata proprio nell’effettuare le riprese in un unico ambiente girando le scene di tutte le puntate (con grande attenzione alla continuity) per poi attendere il cambio scenografie per l’ambiente successivo. Il risultato ottenuto è quello di far sembrare l’astronave uno spazio con decine di stanze diverse.

Tanti i modelli digitali delle astronavi creati per la serie, ed ispirati ai celebri vascelli dei grandi film di fantascienza: incrociatori dell’Impero, navi Romulane, Vulcaniane e della Federazione. Molti anche gli attrezzi di bordo inventati e costruiti ad hoc: comunicatori, segnalatori, armi, atrezzi medici, monitor, pannelli,  schermi giganti ed anche… le freccette! Numerosi anche i costumi ideati e realizzati per gli alieni incontrati durante i viaggi. La colonna sonora è stata eseguita anche per il telefilm dalla Liguria Symphonic Orchestra, con una formazione di 50 elementi.

Gli attori hanno dovuto superare l’oggettiva difficoltà di recitare quasi tutto “a vuoto”, senza riferimenti, immaginando gli effetti speciali creati successivamente. La preparazione più importante è stata proprio quella necessaria ad immedesimarsi nei ruoli e nell’ambiente per convincere lo spettatore di essere realmente all’interno di una nave spaziale.

Spesso si è arrivati a parlare direttamente con mostri, alieni e quant’altro, trattandoli come entità realmente esistenti, quasi in una sorta di materializzazione visiva di esseri che in realtà non esistevano, se non nella mente del regista.

La lingua Dargos è un idioma evoluto, concepito dalla razza Dargos, progenitrice della razza umana, e dunque possiede le stesse caratteristiche di una lingua terrestre a metà strada tra una lingua occidentale e una orientale. Infatti possiede 36 caratteri, ma 1.467 dittonghi.

La produzione esecutiva devolverà parte degli incassi (così com’era stato per il film originale) al progetto “Ambulanza Verde”. Per info: www.buiopesto.it